Un Rosario Missionario

associazione@amicidilourdes.it

torna a Notiziario XVIII

 

 

MISTERI DELLA GIOIA


I misteri della gioia ci disvelano il progetto di Dio per ricondurre a sé l'uomo. È l'inizio della «grande missione». Il Verbo è «mandato» nel grembo dell'Immacolata, adombrata dallo Spirito. Ha inizio il grande ritorno dell'umanità al Padre.


1° mistero: L'Annunciazione
«In principio era il Verbo». E il Verbo disse al Padre: «Eccomi; manda me». Maria disse all'Angelo: «Eccomi. Si compia in me la tua Parola». E il Verbo si è fatto carne. La storia dell'umanità ha camminato verso quei due «Eccomi!», e da lì è ripartita. Storia d'amore, di elezione, di alleanza, di ribellioni, di redenzione. Nel grembo di Maria, l'Amata, per l'uomo si è riaccesa la speranza. A chi dice «Eccomi», è dato di rinascere figlio, nel Figlio di Dio e di Maria.

annunciazione


2° mistero: La Visitazione
In Maria palpita il Verbo, l'Inviato, il missionario del Padre. Maria è la missionaria del Figlio. Deve offrirlo al mondo. La sua missione inizia con Elisabetta, che sta per diventare madre. Maria porta in dono Gesù. Illuminata dallo Spirito, Elisabetta comprende, e proclama la beatitudine di chi crede. Giovanni sussulta di gioia, santificato da Colui del quale sarà il Precursore. La missione, con diverse modalità,
è sempre la stessa: portare Gesù, portando l'Amore.


3° mistero: Il Natale
Betlemme, «Casa del pane». Avvolto in fasce, giace nella «mangiatoia» un neonato Bambino. Gli angeli lo annunciano
festanti ai pastori, in un tripudio di luce. Ai Magi fa da guida una stella. Maria e Giuseppe conservano tutto nel cuore. Gli altri, i potenti e i sapienti del mondo, non comprendono, o chiudono gli occhi e il cuore alla luce. Era scritto: «I poveri mangeranno, e saranno saziati». Il Bambino di Betlemme è il Pane che si spezzerà per la fame di tutti i poveri del mondo.


4° mistero: La Presentazione al tempio
Come Anna, la madre di Samuele, Maria restituisce il Figlio a suo Padre. Più che mistero di gioia, è mistero di dolore; come ogni offerta, esige rinuncia. Comincia il mistero della sofferenza di Maria, che culminerà ai piedi della croce. Il percorso della madre non può discostarsi da quello del Figlio. È la logica del dono, del perdere la Vita per generarla. E Simeone, illuminato dallo Spirito, prevede e predice che quel bambino sarà segno di contraddizione: o con lui, o contro di lui. Di fronte al suo messaggio e alla sua chiamata, nessuno potrà più sottrarsi alla scelta di campo, o rimandare la risposta.


5° mistero: Gesù smarrito e ritrovato
Il quinto mistero ci propone due momenti distinti e diversi. Da un lato, la scena di Gerusalemme: lo smarrimento di Gesù, la ricerca affannosa da parte dei suoi genitori, il ritrovamento, e la grande lezione. A chi lo perde, Gesù confida il segreto per ritrovarlo: la volontà del Padre. «Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Maria non capisce. Accoglie, conserva e medita. Dall'altro sta Nazareth: trenta anni di vita quotidiana, quasi normale, di questa famiglia straordinaria. Il Dio fatto uomo, nel nascondimento e nell'anonimato, si prepara per la sua missione. Sarà così anche per i suoi apostoli: prima di tutto, lo «stare con Lui». E poi, l'invio.


MISTERI DELLA LUCE
I misteri della luce ci presentano la figura, il metodo e l'opera del primo missionario, Gesù, mandato a portare la luce nelle tenebre del mondo. Dopo di Lui, e come Lui, un'innumerevole schiera di uomini e donne hanno raccolto il suo comando: «Andate, annunziate, fate discepoli fra tutte le genti, battezzate. Portate la salvezza!»


1° mistero - Il Battesimo di Gesù
«Allora Gesù, dalla Galilea, venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui». La missione richiede al missionario di lasciare la sua casa e la sua terra, di mettersi in viaggio, e di calarsi in quella porzione di umanità verso cui è mandato. Gesù viene per i peccatori, e si mette in fila dietro di loro. Dopo il verbo «andare», bisogna coniugare il verbo «condividere».
Gesù si lascia sommergere dal mare del peccato, ma ne riemerge alla testa dei suoi fratelli. E il Padre si compiace di Lui: «Questi è il Figlio mio, l'Amato!».


2° mistero - Le nozze di Cana
Fin dall'Antico Testamento il patto d'amore tra Dio e l'umanità era stato definito e compreso come un patto nuziale. Cana non è una semplice sagra paesana per festeggiare uno sposalizio. È il riannodare il legame sponsale tra Dio e l'uomo attraverso il vino nuovo, quello della Pasqua, il sangue del Figlio di Dio che sgorgherà dal suo cuore squarciato. E Maria è là, per anticipare, nel segno del vino, l'«ora» di Gesù. E ci lascia il suo testamento: «Fate tutto quello che Lui vi dirà».


3° mistero - L'annuncio del Regno
«Andiamocene altrove, per i villaggi vicini, perché io predichi anche là. Per questo sono venuto».
La missione è andare, ascoltare, annunciare e condividere. Ha un messaggio vitale da portare, una Buona Notizia: che Dio è Amore, Dio è Padre. E i primi destinatari, perché più disponibili, sono i poveri. La loro liberazione, la loro rinascita, si opera nell'annuncio; un annuncio fatto non solo di parole, ma di amore concreto: i ciechi vedono, i sordi odono, gli storpi camminano, i poveri sono evangelizzati. Così si annuncia e s'instaura il regno di Dio.


4° mistero - La Trasfigurazione
«Sei giorni dopo, su un alto monte, fu trasfigurato davanti a loro». La missione è impresa umano-divina. In quanto umana, conosce ostacoli, prove, ostilità, sofferenza, incomprensioni, martirio. C'è il rischio dello scoraggiamento, della paralisi. Ma c'è il Tabor. E la missione diventa divina. Dio Padre squarcia il velo delle vicende umane e, per un attimo, fa scorgere la trama divina e luminosa del suo volto e del suo progetto. Dal Tabor si può ripartire verso l'altro colle, l'ultimo della risalita: il Calvario.


5° mistero - L'istituzione dell'Eucaristia
L'uomo, viandante verso l'eterno, lungo il cammino ha fame. Il pane della terra, come la manna nell'Esodo, nutre per un solo giorno. Occorre un pane che sazi per sempre. «Io sono il Pane del cielo; chi mangia questo pane non avrà più fame!». La missione di Gesù esige l'impegno di moltiplicare il pane della terra. Ma a Cafarnao Gesù si propone come pane vero, quello che contiene, e comunica, la vera vita, la «sua» vita. «Chi mangia di me, vivrà per me». E amerà come me! Missione
è vivere di Gesù, e comunicare la sua vita, comunicando Amore.

eucaristia


MISTERI DEL DOLORE
La missione di Gesù è passata attraverso la via della Croce. Era inevitabile. Doveva raggiungere l'uomo nel più profondo del baratro dove il peccato lo aveva trascinato. Facendosi carico del peccato, e condividendo ogni dolore, Gesù con la sua immolazione ha fatto della Croce lo strumento della
salvezza, offerta a chiunque lo segue sulla stessa via.


1° mistero - L'agonia di Gesù nel Getsèmani
La roccia del Getsèmani è intrisa del sangue dell'agonia; gli ulivi ne sono muti testimoni. Ma è una roccia profumata di preghiera. «Padre, se possibile, allontana da me questo calice. Però, non la mia, ma la tua volontà sia fatta!». Vigilanza orante, disponibilità sofferta, ma incondizionata. «Vegliate con me – ci dice Gesù – per avere la forza di bere il mio stesso calice».
Tutti i missionari sanno che non c'è salvezza, e quindi non
c'è missione, se non si passa attraverso il Getsèmani.


2° mistero - La flagellazione
Sulla sacra Sindone è possibile leggere la documentazione della terribile, disumana tortura inflitta all'Uomo-Dio. Ma ogni livido, ogni grumo di sangue, ogni traccia di flagello è anche la drammatica documentazione degli innumerevoli peccati dell'umanità. Sono stati pagati, uno a uno, a caro prezzo. Partecipare attivamente alla missione salvifica di Cristo comporta l'impegno a completare nella propria carne ciò che manca alla sua passione, per il suo Corpo – la Chiesa – e per l'umanità.


3° mistero - La coronazione di spine
Il titolo regale appartiene di diritto a Gesù, Verbo di Dio per mezzo del quale fu creato l'universo, discendente da Davide secondo la carne. Pilato rimane scettico; i soldati lo trattano da re di burla. Gesù esercita il suo potere regale mettendo tutto se stesso a disposizione dell'uomo. Il suo regno è servizio d'amore.»Vi ho dato l'esempio, perché anche voi facciate così». Missione è servizio incondizionato, amore
che dà tutto, senza chiedere nulla in cambio.


4° mistero - La salita al Calvario
Barcollante, piagato, al limite delle forze, Gesù si avvia verso il Calvario per completare il percorso iniziato nel seno del Padre, e che lo riporterà al Padre portando con sé, vittorioso, l'uomo decaduto e smarrito. Gesù conosce l'umiliazione della caduta e la cattiveria degli aguzzini; ma anche l'aiuto del Cireneo, la compassione delle donne di Gerusalemme, e la vicinanza amorevole della Madre. Missione è fare strada con Gesù, portando la propria croce, e condividendo quella di tutti i compagni di viaggio, a volte molto più pesante.


5° mistero - Gesù muore in croce
È l'epilogo. Nel suo respiro di morente, Gesù compie gli ultimi, significativi gesti: il perdono per i suoi carnefici, la promessa del paradiso al ladrone che agonizza accanto a lui, il dono della Madre a Giovanni e all'umanità. «Tutto è compiuto!». Le ultime gocce del suo sangue diventano fiume inesauribile nell'Eucaristia. Il suo ultimo respiro è il dono dello Spirito Santo. Nasce la Chiesa, per continuare nel tempo e nello spazio la missione della salvezza.

 


MISTERI DELLA GLORIA
La contemplazione dei misteri di Cristo non può fermarsi alla Croce. Il sepolcro è vuoto, il Signore è risorto.
Questa è la certezza su cui si fonda la fede e la speranza della Chiesa. Questo è l'annuncio che ha attraversato la storia dell'umanità, e che noi, Chiesa di oggi, dobbiamo proclamare vivendo da risorti.

1° mistero - La Risurrezione
«Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?». «Ecco, sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Se Cristo non fosse risorto, la missione non avrebbe nulla da dire all'umanità, nessuna speranza da proporre, nessun traguardo da additarle. Ma Gesù è risorto, e «noi ne siamo testimoni».
Noi che abbiamo la luce della sua Parola; noi che lo seguiamo portando la nostra croce; noi che possiamo nutrirci di Lui; noi che possiamo renderlo presente tra noi quando il suo amore ci unisce; noi che lo possiamo riconoscere, amare e servire in ogni fratello.

 

morte


2° mistero - L'Ascensione al cielo
Cristo ascende al cielo e torna al Padre, riportandogli l'umanità redenta dal suo sangue. In Lui, seduto alla destra del Padre, l'uomo riscopre il suo destino eterno. I discepoli sono inviati al mondo intero, e il Signore cammina con loro, per portare quest'annuncio gioioso: «Il cielo si è riaperto, e ci attende un posto preparato per noi da sempre». Piedi saldamente ancorati alla terra, ma con la mente e il cuore rivolti verso l'alto, la strada si apre.


3° mistero - La Pentecoste
«Riceverete il dono dello Spirito, e mi sarete testimoni». È lo Spirito che «ricorda» le parole di Gesù. È Lui che le illumina, portando i discepoli «alla verità tutta intera». È Lui l'Amore che vivifica e unisce. È Lui che infonde il coraggio e la forza della testimonianza fino al martirio e fino ai confini del mondo.
Senza lo Spirito Santo, la Chiesa non è, e non c'è missione. Con Lui, la barca di Pietro continuerà la sua navigazione fino all'approdo, dal tempo all'eternità.


4° mistero - L'Assunzione di Maria
Ora il pensiero va direttamente a Maria, alla sua figura, al suo percorso, al suo ruolo nella «grande missione». L'Assunzione al cielo rappresenta la conclusione del suo cammino sulla terra. Poiché pienamente unita al Figlio, non poteva essere lasciata sulla terra, e conoscere la corruzione del sepolcro. La sua assunzione al cielo in corpo e anima dà all'umanità la garanzia che quello è il suo destino. L'esempio di Maria segna la strada per l'uomo: al di là dei suoi angusti orizzonti, si spalanca davanti a lui la visione dell'eternità beata che lo attende.


5° mistero - Maria Regina
«Tutte le genti mi diranno beata!». La lode, l'onore, e la gloria della Regina del cielo è già proclamata dagli angeli e dai santi in Paradiso. Ma è anche sulla terra che Maria è glorificata. Nel «Magnificat» Maria parla al collettivo e al presente, e quindi a nome dell'umanità che ha accolto il Vangelo. Come in Lei, il Verbo fatto carne ha già inaugurato i cieli nuovi e la terra nuova in cui i superbi si piegano ai progetti di Dio, i potenti scendono dal trono per servire,
i ricchi aprono le mani per condividere con i poveri.
E dove Dio è Re, Maria è Regina.

 

Palmiro Delalio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

torna a Notiziario XVIII